Alle spalle di Savona, lungo la statale 29, si estende, ai confini col Piemonte, una terra ricca di suggestioni, la Valbormida, che solo ultimamente ha scoperto la sua vocazione turistica.
La valorizzazione delle tradizioni e dei mestieri e la fioritura di aree protette, percorsi-vita e itinerari escursionistici hanno consentito di riscoprire una realtà finora ingiustamente sottovalutata.
Una vacanza in Valbormida offre il massimo relax e buoni spunti per una migliore conoscenza della civiltà contadina, specie se abbinati alla scoperta delle specialità gastronomiche locali, a base di funghi e tartufi e accompagnate dai vini rossi delle colline.
Numerose anche le possibilità di fare sport: dal trekking all’equitazione, dallo sci di fondo alla canoa, dal bird watching alla mountain bike, dal moto cross alla pesca sportiva. Arrivando da Savona, la prima località è Altare, sul valico appenninico della Bocchetta di Cadibona, nota per le sue storiche botteghe del vetro soffiato. Nei dintorni, i faggeti secolari di Mallare e Montenotte attraversate, duecento anni fa, da Napoleone.
Poco distante, la vivace cittadina di Carcare, ideale per lo shopping, funge da base di partenza per una visita della vallata, il cui centro principale è Cairo Montenotte, suggestivo borgo medievale ai piedi di un castello e circondato dal verde.
Le case e i palazzi sono ben conservati o in fase di restauro. E’ sede della riserva naturale dell’ Adelasia”.
Poco lontano, in direzione di Alessandria, la piccola frazione di Rocchetta di Cairo incanta il visitatore con i murales che decorano le facciate delle case, tutti eseguiti da artisti contemporanei.
Lungo la statale 29 Dego e Piana Crixia offrono la visione spettacolare dei calanchi, erosioni del tufo che, a Piana, hanno formato il curioso Fungo: un grosso masso in equilibrio su di un altro, meno resistente all’erosione, che si è trasformato nel suo gambo. A Dego, invece, è possibile vedere, all’interno del palazzo comunale, la portantina abbandonata da Pio VII durante il trasferimento a Roma nel 1814.
Tornando a Carcare e dirigendosi verso Torino, si raggiunge l’Alta Valbormida. Millesimo è uno dei suoi centri più impegnati nella rivalutazione delle sue vestigia medievali, come dimostra il restauro del castello, destinato a ospitare mostre, esposizioni e convegni. Il Museo di Stampe e cartografie napoleoniche offre uno scorcio delle vicende dell’epoca e delle cruente battaglie combattute dai valbormidesi contro l’avanzata francese. Vi sono conservati oggetti d’ogni tipo (armature, appunti, accessori da toeletta…) scoperti durante una campagna di scavi.
Il piccolo centro è famoso anche per le sue specialità gastronomiche: i Millesini al rhum e gli Sciacarotti (focaccette condite con aglio e basilico). Nel suo territorio sono presenti due aree protette: la Valle dei Tre Re e il Bric Tana. In quest’ultima è conservato l’unico insediamento dell’età del bronzo conosciuto in Liguria.
A pochi chilometri di distanza, il piccolo comune di Roccavignale si segnala per il suo imponente castello e per un mulino ad acqua, ancora perfettamente funzionante.
Risalendo l’Alta Valle verso est, ecco Osiglia, affacciata su un lago artificiale che ha completamente sommerso il nucleo originario del paese, che ridiventa visibile quando il bacino viene svuotato.
Sono i funghi, invece, la risorsa principale di Calizzano, ma le passeggiate nel verde possono avere come meta anche i faggeti del Melogno, i più antichi d’Europa, o il Parco Littorio. In inverno Calizzano è l’unica località in cui si può praticare lo sci di fondo o viaggiare su slitte trainate da cavalli.
Più in alto, Bardineto ha già tutte le caratteristiche di un ambiente montano. Attorno a esso il Bric dell’Agnellino, il monte Carmo e la Rocca Barbena sfiorano i 1000 metri e caratterizzano sia il clima che l’ambiente naturale. Qui è possibile raccogliere i prelibati funghi porcini e ammirare la fauna boschiva protetta.
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