sita nella parte più interna del Golfo del Tigullio, Rapallo appare come una vera e propria città, se confrontata con le vicine Portofino e Santa Margherita: 30.000 residenti non saranno gran cosa, ma danno subito la misura di una realtà urbana più strutturata e complessa.
Meta prediletta di molti intellettuali europei fin dalla seconda metà dell’Ottocento (qui si fermarono a lungo poeti e filosofi come Yeats, Ezra Pound e Nietsche), Rapallo a partire dal dopoguerra e fino agli anni ’70 ha avuto una notevole espansione edilizia che ne ha aumentato la capacità di accoglienza.
Al turismo nautico, si affiancano quello estivo delle famiglie e quello invernale degli anziani, che qui trovano un clima mite e un’ampia gamma di strutture e servizi.
Fitto il calendario delle feste che la dice lunga sulla natura vivace e a tratti un po’ chiassosa di Rapallo (la più attesa è la “tre giorni” in onore della Madonna di Montallegro).
La presenza capillare di pasticcerie, trattorie e focaccerie ripropone gli aromi e i sapori della cucina rustica ligure.
Assai nutrito anche il cartellone delle manifestazioni culturali: dalla musica moderna al cabaret, dalla classica al teatro, sino al premio letterario nazionale “Donna Scrittrice” e alla Mostra internazionale dei Cartoonist.
Le origini del paese risalgono all’epoca romana. Prima dominio dei marchesi d’Este e dei Fieschi, poi alleata dei Genovesi nelle lotte contro i Pisani, infine soggetta alla Francia e, in ultimo, ai Savoia, Rapallo ha un passato marinaro denso di avvenimenti, di cui il Castello, eretto nel 1550 per l’avvistamento e la difesa dalle incursioni dei pirati, è una perfetta testimonianza.
Lungo le vie Mazzini, Magenta e Venezia è possibile ammirare alcuni antichi portali in ardesia, mentre il Ponte di Annibale (di età tardo-medievale) indica quello che un tempo era il passaggio obbligato sopra le acque del torrente Boate. Nel cuore della città storica, che si estende tra il percorso della ferrovia e il mare, meritano di essere visitati l’Oratorio della Santissima Trinità, la Chiesa di Santo Stefano (XVII sec.) e la Torre Civica (1459). All’estremità orientale del paese, il lussureggiante Parco Casale, ben attrezzato per i bambini, ospita la Biblioteca civica e il Museo del pizzo a tombolo, vanto storico dell’artigianato locale.
Rapallo ha un gran ventaglio di offerte in grado di soddisfare chiunque: oltre al mare, alle feste, alla buona cucina, ci sono il bellissimo impianto da golf il maneggio per l’equitazione, i numerosi percorsi trekking, la vela, il campo di minigolf numerosi centri per immersioni subacquee.
Vi suggeriamo di raggiungere (in funivia, in auto o, ancor meglio, a piedi) il Santuario della Madonna di Montallegro, a Monte Leto, nell’entroterra rapallese, da cui lo sguardo abbraccia l’intero Golfo del Tigullio: ne vale la pena! Il santuario, costruito nel XVI secolo e più volte ristrutturato, deve la sua origine a un miracolo, la cui piccola icona è conservata sull’altare maggiore. Meritano una visita anche i ruderi del Monastero di Valle Christi, nella frazione di San Massimo, bella testimonianza di un misticismo d’altri tempi.
|